Il bel resoconto al suo Club, a cura del segretario avv. Diego Piali

Cari Amici, 

la nostra prima gita è stata dedicata alla conoscenza della Villa Reale di Monza visitata con la piacevolissima compagnia degli amici del RC Monza Villa Reale. La giornata è stata impreziosita dall’accompagnamento di una guida, gentilmente fornita dal predetto Club, che ha saputo spiegarci con leggerezza ed assoluta competenza tutti i segreti del sito che stavamo visitando. 

Quest’ultima ci ha infatti spiegato come la Villa è stata costruita per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria tra il 1777 e il 1780 quale residenza estiva del figlio Ferdinando d’Asburgo; governatore generale della Lombardia austriaca. Il sito, adagiato ai piedi dei colli brianzoli, fu scelto oltre per la sua bellezza anche per la importante posizione strategica sulla direttrice Milano-Vienna. Il Piermarini, progettò un edificio a “U” secondo la sobria tradizione della villa neoclassica lombarda ed in parte ispirandosi alla Reggia di Caserta, alla cui realizzazione aveva partecipato come allievo del Vanvitelli. 

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-L’ingresso- 

Terminato il dominio asburgico sul lombardo-veneto, nonché la parentesi napoleonica, la Villa venne donata, in occasione del suo matrimonio, da Vittorio Emanuele II al figlio Umberto I. Il gradito omaggio portò da subito la coppia reale a frequentare assiduamente la Villa, la quale divenne poi importante sito del destino di Umberto I. Il 29 luglio dell’anno 1900 Umberto I fu infatti assassinato proprio a 

Monza dall’anarchico Gaetano Bresci. Le spoglie mortali del primo Re d’Italia vennero conservate, sotto cloroformio, per una settimana circa proprio nella Villa Reale poiché il successore era assente dall’Italia. La tradizione sabauda, infatti, prevedeva che il successore dovesse vedere il volto del predecessore spirato. 

Vittorio Emanuele III non utilizzò più la Villa Reale, facendola chiudere e trasferendo gran parte degli arredi al Quirinale.

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 Foto di gruppo - 

Non si può poi trascurare il Parco. Tra i maggiori parchi storici europei (688 ettari) ed il maggiore circondato da mura (di ben 14 km); opera di notevole valore paesaggistico, storico ed architettonico. Il Parco fu istituito il 14 settembre 1805 per volontà dell'imperatore Napoleone con lo scopo di farne una tenuta agricola modello ed una riserva di caccia. La costruzione iniziò nel 1806, per volere del viceré Eugenio di Beauharnais, sui terreni a nord della Villa e dei Giardini Reali voluti da Maria Teresa d'Austria già nel 1777. Da un documento epistolare la madre Giuseppina Bonaparte chiede al figlio Eugenio di costruire un parco più grande di quello di Versailles. Il desiderio verrà esaudito: infatti mentre Versailles occupa un area di 250 ettari, il Parco di Monza sarà di ben 700 ettari. La prima testimonianza della istituzione del Parco di Monza è riportata nel III Statuto Costituzionale del giugno 1805 in cui si parla di una considerevole cifra di lire milanesi, destinata alla "costruzione delle due tenute di Monza e del parco del Ticino. All'interno della cinta muraria furono compresi campi agricoli, strade, cascine, ville e giardini preesistenti e ora facenti tutti parte del complesso, quasi un compendio del territorio agricolo lombardo. Il significato di tale operazione era soprattutto politico: infatti la costruzione di un parco come Versailles avrebbe provocato malcontento nella 

popolazione, mentre il Parco di Monza, mantenuto a tenuta agricola, con le serre botaniche, gli orti e i frutteti, venne in parte giustificato. Furono quindi individuate tre zone principali, corrispondenti a diversi ambienti naturali: la zona vicina alla Villa Reale, a Sud, mantenuta a giardino e campagna aperta; la zona a Nord, venne piantumata, il cosiddetto "Bosco Bello", funzionale soprattutto alla caccia; la fascia lungo il fiume Lambro, in posizione inferiore rispetto alle ville e alla parte agricola centrale, mantenuta con vegetazione riparia da zona umida. 

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-Il Parco- 

Dal 1922 il Parco inoltre ospita l'autodromo di Monza, che tutti ben conosciamo. 

In definitiva la nostra prima uscita culturale è stata una stupenda giornata in cui accrescere le nostre conoscenze personali e l’amicizia con il RC. Monza Villa Reale.”

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